…Andrea era magnifico: toccava quelle tette belle, grandi e rotonde con un’espressione spudorata e sfrontata che lo rendeva sexy e affascinante. Anche Julija lo guardava ammaliata. Poi guardò me e mi sorrise, maliziosa e complice. Mi prese per mano e cominciammo un gioco di dita e di unghie smaltate di rosso che si toccavano, si intrecciavano, si allontanavano, per poi riavvicinarsi e ricominciare…
Il diario intero si trova qui:
Adoro la parola sborrare! Non potrei mai sostituirla con un altra! 😀
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ciao Julija, tu non lo sai, ma quella sera tu hai preso parte ad un rituale.
ciao Julija, tu non lo sai, ma quella sera Anna si è trasformata in te, e stando sopra di lui ha richiamato un’antica magia che le fu insegnata da un suo antico amante francese, una magia che l’ha trasformata in te, per un attimo, ed è a te che Andrea ha detto quelle parole, parole che non avrebbe detto a lei.
ciao Julija, non so se Anna se ne era accorta, ma forse sì, forse lei ha voluto che accadesse, perché lei conosce un’altra antica magia, che è quella di condurre il proprio uomo di fronte ai suoi più reconditi desideri e nutrirsi con lui di quel pasto primordiale.
magie che sanno di patto ancestrale e indissolubile.
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Ciao. Meglio, molto. Pensavo di averti smarrita.
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