4 pensieri riguardo “24 – LA CAMERA BIANCA

  1. poi accade che in un posto diverso da questo tu appari nel riflesso di una vetrina.
    e in quel rimbalzo di luci oblique i colori arrivano mediati dalle cento-mille parole che da qui hai appoggiato in aria e che restano sospese.
    e il rosso delle unghie è un po’ più rosso, e la gonna è più nervosa, e il vestito ti fascia più a fatica.
    chissà se la pioggia di questi pomeriggi potrebbe portarsele, le parole, e ridare trasparenza.
    ma se davvero lo facesse, mi conosco, le seguirei fin nei tombini.

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  2. quanta strada fatta, dal primo incontro tra voi, quello in cui tu eri la donna incuriosita e lui il ragazzino.
    qui tu appari ti racconti abbandonata tra le sue braccia ferme, e in completa balìa dell’attimo, ben oltre la scopata, ben oltre la trasgressione.
    mi chiedo come tu possa far coesistere la donna moglie madre con l’Anna della nuvola, e quale fosse quel giorno l’altrove, se lì con lui o in quel mondo che per pochi giorni avevi lasciato fuori dal per sempre di quella stanza bianca.
    poi mi rispondo che queste sono domande che nascono soltanto in chi non ha compreso veramente.

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